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Ok commuters

Ok, commuters

Quella dei pendolari è una comunità di 30 milioni di persone, eppure in pochissimi se ne preoccupano.
15.10.2020
1 min
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Gianni Rodari e i treni

Non diversamente una parola, gettata nelle mente a caso, produce onde di superficie e profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni, in un movimento che interessa l’esperienza e la memoria, la fantasia e l’inconscio e che è complicato dal fatto che la stessa mente non assiste passiva alla rappresentazione, ma vi interviene continuamente, per accettare e respingere, collegare e censurare, costruire e distruggere.
01.03.2017
5 min
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Antefatto: una mattina di dicembre

Quella mattina di dicembre 2018 la sveglia era suonata puntuale, ma la preparazione per uscire di casa era stata un po’ lenta e mettere in fila tutto il necessario per la giornata più macchinoso del solito. Il tempo sembrava correre più svelto.
01.03.2017
8 min
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Vita da pendolare, parte prima

La Padania, un territorio senza confini “nazionali”, ma definito da azioni politiche e imprenditoriali.
01.03.2017
10 min
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Vita da pendolare, parte seconda

Tenendo a mente la questione esplorata nell’episodio precedente, un altro elemento a proposito del passato è il mutato valore che il pendolarismo ha assunto nel tempo. Nuto Revelli, che nel 2019 è stato celebrato per i cent’anni della sua nascita, è stato un ufficiale alpino sopravvissuto alla campagna di Russia, partigiano nella zona di Cuneo e, dopo la Liberazione, attento studioso dei cambiamenti sociali in atto durante il boom economico.
01.03.2017
7 min
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Una specie in via di estinzione?

Occorre che la gente impari a non muoversi, a non collaborare, a non produrre, a non farsi nascere bisogni nuovi, e anzi a rinunziare a quelli che ha. La vita agra, Luciano Bianciardi, pag 162, 1962.
01.03.2017
9 min
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Finale a sorpresa con sentimento

Salivano in treno a Codogno tutti i venerdì, e il bambino andava a Milano perché i suoi genitori erano separati; doveva passare cinque giorni col padre a Codogno e il fine settimana a Milano con la madre. La bambina andava a Milano perché era in cura da uno psicanalista, per un suggerimento di qualche dottore, che suo padre aveva trovato giustissimo.
01.03.2017
5 min
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